Ci sono dei legumi che identificano in modo netto una terra, e se parliamo di Salento non possiamo non associarlo alla fava, tanto quella secca, passata e ridotta a purea e accompagnata alle verdurine selvatiche, tanto quella verde, fresca, dalla polpa soda e croccante, che sguscia via dai baccelli con un suono deciso e scoppiettante.
Un legume che porta con sé un alone leggendario, soprattutto se si scava nella filosofia, che racconta di quando Pitagora, da sempre ostile alle fave, preferì farsi uccidere dagli scherani di Cilone piuttosto che trovare una via di fuga in un campo di fave.
Scheda identificativa del prodotto:
Categoria | prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
Nome ufficiale in elenco G.U. | fave fresche cotte |
Aree di rinvenimento prodotto | provincia di Lecce |
Dati prodotto:
Periodo di produzione | fine gennaio semina |
Descrizione | Pianta della famiglia delle leguminose o fabaceae |
Storia | un legume considerato quasi salvifico delle colture, tant’è che dovrebbe essere seminata come pianta miglioratrice. Ricca di azoto, la fava attirerebbe diversi parassiti su di sè, non infestando le altre produzioni. |
Elementi | si semina alla fine dell’inverno, soprattutto nelle zone molto calde. |
Note | una leggenda vuole che chi trovi un baccello di fava con sette semi avrà un periodo di immensa fortuna. |
Tra le varie ricette salentine che utilizzano le fave verdi, ce n’è una molto stuzzicante e appetitosa, che può essere considerata un jolly per serate con amici o in famiglia.
Vediamola insieme.
Fave verdi fresche con pangrattato e menta
Ingredienti per 6/7 persone
700 gr di fave fresche verdi
pangrattato q.b.
aceto e sale q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
aglio
menta fresca
Sbollentare le fave in una pentola con abbondante acqua salata portata ad ebollizione, quindi lasciarle raffreddare una volta scolate. Le fave dovranno essere ancora belle sode e croccanti, non completamente lesse, quindi cominciare a disporne un minimo quantitativo sul fondo di una coppa, spolverizzarle con abbondante pangrattato, che andremo a bagnare con aceto (a piacere, più o meno abbondante) e un filo d’olio. Tagliare l’aglio a lamelle e adagiarlo sul pangrattato assieme alle foglioline di menta e continuare così facendo vari strati. Terminare coprendo di pangrattato, aglio, menta e un filo d’olio e lasciare a insaporire per qualche ora. Servire con crostoni caldi, bruschette o come contorno di carni rosse.